CORPI IN FIAMME

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ANTONIO GRIECO  note su

CORPI IN FIAMME  ON AIR   MBC2020

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"Terre Mare", lo spettacolo di Loredana Putignani di cui abbiamo rivisto molte immagini nell'ambito dell'evento online "Corpi in fiamme" (da lei curato per Milano Bookcity 2020), è un incontro tra corpi di mondi lontani, corpi di umanità sofferenti e diverse che hanno attraversato terre e mare, e che ora in scena ci appaiono come sospese emblemi del mondo incerto e orrendo che abitiamo. Più rivedo le immagini di quello splendido spettacolo – che sulle tracce di Beckett, Kantor e Neiwiller, vide la partecipazione degli straordinari gemelli di Kantor (i fratelli Janicki, Leslaw e Waclaw) e di due grandi performer napoletani come Salvatore Cantalupo e Maurizio Bizzi, con la presenza di Giulio Ceraldi e Janusz Jarecki, collaboratore Kantoriano e attivatore della Cricoteca a Cracovia – più ho l'impressione che quella loro presenza fantasmatica, in una scena povera e disabitata, ci parli dell'oggi: dell'isolamento dei corpi, del vuoto, di solitudini, che in questa terribile pandemia non trovano vie di scampo. Un po' come le anime del purgatorio che spuntano improvvise nelle edicole votive dei vicoli di Napoli, questi corpi smarriti, fragili e precari parlano di morte, e chiedono, imploranti tra le fiamme, solo un aiuto per salvarsi da un atroce destino. Del resto, una delle scene più forti di questo spettacolo, è quella del corpo di uomo che, ridotto al silenzio e all'immobilità da un potere autoritario e violento, sarà poi esaminato, come nella "lezione di anatomia" di Rembrandt, intorno a un tavolo, da alcuni misteriosi personaggi.

Subito dopo, in penombra, scorgiamo corpi trascinati, dilaniati e offesi, che preannunciano il ritornello di Clov ("È finita, sta per finire, sta forse per finire") che, mai come in questo momento, fa pensare a una guerra terribile che forse non finisce e non finirà.

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Antonio Grieco    5 • 12 • 2020