top of page
The Last Supper | ph Silvia Simonetti

The Last Supper

Installation  Ron Gilad
Performance  Loredana Putignani
ROOM GLASS  |  TABLE
DCA  |  David Chipperfield Architects
 
LessLess  |  Jean Nouvel Design
Element 03  |  Foster + Partners
Cartesio  |  Aldo Rossi
Production  |  Muse Factory of Projects
Performance by the students of the Specialistic Course Regia & Tecniche Arti Performative  |  Accademia Belle Arti Brera
Director  |  Loredana Putignani
#UniFor50
Palazzo di Brera  |  Salone Napoleonico  |  April 9 > 14  |  2019
The Last Supper | ph Silvia Simonetti

performer

Angela Criseide Comitangelo

Salvatore De Pascalis

Mario Fiorillo

Andrea Lucifero

Jessica Moscaritolo

Cristina Raimondi

Lorenzo De Marziani

Mario Di Mauro

Raffaele Greco

Renato Marzano

Simona Pavoni

Alessandra Viva

Il gruppo del seminario di drammaturgie intercontinentali creato da Loredana Putignani

torna al Salone del Mobile per UniFor50, dopo la prestigiosa collaborazione con Marina Abramović e Daniel Libeskind per il FUORI SALONE del 2014.

Nello spazio iconico della Sala Napoleonica dell’Accademia di Brera, la performance The Last Supper, prodotta da Muse Factory of Projects e ideata da Ron Gilad, ha vissuto nella Room Glass di David Chipperfield Architects, Less Less lungo il tavolo disegnato da Foster + Partners per ventotto differenti repliche uniche in tutto l’arco del Salone.

L’esperienza trasversale del laboratorio ARTE DELLA PERFORMANCE, attivo da un quindicennio nell’ambito dell’Accademia di Brera e in particolari luoghi della ricerca come il NTF, il DAMS ed altri, raccoglie oltre cento giovani artisti visivi e performer di tutto il mondo, impegnati nella sperimentazione di frontiera come reale forma conoscitiva.

 

Il percorso parte da lontano, dalle contaminazioni con Beuys, De Berardinis e Neiwiller. Ha tra i suoi valori fondativi la multidisciplinarietà delle arti, che fa della formazione una concreta esperienza sul campo, relazionandosi con spazi prestigiosi della città, creando installazioni e performance in tutto il mondo, in costante contatto con grandi maestri.

The Last Supper | ph Silvia Simonetti

The Last Supper    Unifor, Accademia di Brera

Spopolano le installazioni immersive. Quelle con luci, colori e raggi che ti inseguono, caschetti per la realtà virtuale. Forse per questo quello che rimane in mente e nel cuore, dopo un’abbuffata di high tech, sono le situazioni in cui è protagonista
la persona. In particolare, è bellissimo che per celebrare i 50 anni di un marchio che fa arredi da ufficio (Unifor) non si siano messi i mobili sui piedistalli ma si è realizzata una performance.  (fonte: Desk Gram)
 



The Last Supper (di Ron Gilad e Loredana Putignani, prodotto da Francesca Molteni) mette in scena dei giovani artisti visivi e performer dell’accademia di Brera che si muovono, in un ambiente-ufficio, lungo il tavolo di Norman Foster per Unifor (sullo sfondo, un mobile di Jean Nouvel sempre per Unifor). L’atmosfera è surreale ma allo stesso tempo realistica. Bellissimo anche l’enorme libro digitale nel cortile e da non perdere la presentazione dell’intelligente unità Touch Down di StudioKlass, che merita un racconto a parte.   (fonte: Elle Decor)

LEGGI IL FUORISALONE 2019 VISTO PER VOI / 3

READ THE MILAN DESIGN WEEK 2019 SEEN FOR YOU / 4

12 COSE CHE RICORDEREMO DELLA MILANO DESIGN WEEK 2019

The Last Supper | ph Silvia Simonetti

B O D I E S 
at the T A B L E - the body of the bodies -

at the      B I G  G L A S S

in which the fourth wall is crystallized for us and the other from us

 

 

A path of performative investigation

activated in relation to the iconic space created by Ron Gilad

in the resonance of the  L A S T   S U P P E R

re-lived to the presence of the Performative Arts students.

 

 

We come from a long Way
and this work allows us to activate in Corus - here & now

a research at the first source of the gesture,

so that the elements

of   Space   Body    and our History

they merge.

Feeling the soil, the space, the relationships.

 

 

Digging beyond the automatisms and the contradictions of power.

A revolutionary | rousing force

that looks at a substantial nucleus in the human being.
  What needs to be saved
but all that concerns the soul for the economy is irrelevant ...

A sectioned movement in sequences

that a higher mathematics gives us the strength to perceive.

 

 

" I write with my finger in the dust

but

What you must do, do it as soon as possible "

C O R P I

al  T A V O L O - il corpo dei corpi -
al     
G R A N D E  VETRO
in cui si cristallizza la quarta parete x noi e l’altro da noi

 

 

Un percorso di indagine performativa attivato in relazione allo spazio iconico creato da Ron Gilad
nella risonanza dell’ U L T I M A C E N A

ri-vissuta alla presenza degli studenti di Arte della Performance.

 

 

Partiamo da un lungo Tragitto

e questo lavoro ci permette di attivare in Corus - qui & ora

una ricerca alla prima sorgente del gesto

in modo che gli elementi

dello  Spazio    del Corpo     e della nostra Storia

si fondano.
Tastando il suolo, lo spazio, le relazioni.

 

 

Scavando oltre gli automatismi e le contraddizioni di potere.

Una forza rivoluzionaria | sollevatrice

che guarda un nucleo sostanziale nell’uomo.

  Quello che deve essere salvato

ma tutto ciò che concerne l’anima x l’economia è irrilevante...

Un movimento sezionato in sequenze

che una matematica superiore ci dà la forza di percepire.

 

 

“ Scrivo con il dito nella polvere

ma

Quello che devi fare, fallo al più presto”

infinito2 white.gif
The Last Supper | ph Anthony Dukes
The Last Supper | ph Design@Large

Hanno scritto di THE LAST SUPPER

...Ho trovato quei 33 minuti pieni di citazioni e tutto si è trasformato in un dialogo tra me e loro

(le citazioni e i soggetti citanti).

Citare non vuol dire copiare ma "essere in buona compagnia", giostrare in quella archeologia dei sentimenti che è ciò che accade in scena, e cercarvi degli approdi.

In quella mano destra che sale lentamente al volto ho visto Cieslak del "Principe costante"

nel dito alzato della femmina/Cristo, l'apostolo Tommaso di Santa Maria delle Grazie

(che poi è l'autoritratto di Leonardo),

nei cenni di ginnastica, "il superamento della soglia della fatica" dell'Odin

e il Michelangelo della Sistina nella femmina/Cristo che avvicina la punta delle dita di due mani.

È tutto vero? Non importa! Conta fosse vivo, ossia che si stabilisse un flusso di comunicazione tra noi: e si è stabilito.

Si è fatto teatro!

Paolo Zenoni

Aggiungendo un granello alla volta mi sento ricco.

Poi nella solitudine pesano come montagne!

Mario di Mauro

"Avemu u para acqua, pu' suli e pi' l'acqua"    -    Franco Scaldati

La Sollevazione è una forza momentanea, inconsueta, dispersa in un luogo improbabile e sempre diverso. Avviene grazie al vissuto di azioni e di momenti inaspettati, generato dalla coesione di persone autonome volenterose di acquisire sempre più autocoscienza del proprio corpo, della propria mente e del proprio spirito.

 

La Sollevazione per Hakim Bey è quel momento precedente alla rivoluzione, non solo precedente ma anche più autentico ed efficace perché scatenante di tutte le più svariate forme di autonomia umana.

Si parla dunque di una forza temporanea ma incontrollabile e impercettibile, dopo di essa l’ordinarietà del mondo tenterà, riuscendoci, di riassorbire i territori, i periodi, le azioni, inquinati dalla purezza per ridargli le sue sembianze piatte e opprimenti, le sembianze di una società capitalista.

 

I nostri 33 minuti sono riusciti ad acquisire questa forza autonoma e impercettibile, proprio all’interno di una situazione standardizzata e satura come quella del fuori salone del mobile di Milano, proprio all’interno e coperti fino al collo da uno spazio e un tempo impensabili da poter credere di trovare una tale purezza.

Raffaele Greco

"...perché io sono io, e perché non sei tu?quando comincia il tempo, e dove finisce lo spazio?...la vita sotto il sole è forse solo un sogno? c’è veramente il male e gente veramente cattiva? ...una volta, io, che sono io, non sarò più quello che sono?"    -    Peter Handke

 

Un bagno di purificazione dagli automatismi, un ritorno alle domande originarie.

Vibrare nell'essere, spaventarsi e restare.

Fede e non sorvolo.
 

Simona Pavoni

Progetto di Ricerca Interdisciplinare  |  SEMINAR ROOMS N° 50#3

Nell'ambito delle Cattedre di Regia  |  Tecniche delle Arti Performative  |  Biennio Specialistico  |  Accademia Belle Arti Brera  |  Milano

Incontri con i MAESTRI DELLA SCENA CONTEMPORANEA

LA RIVOLUZIONE SIAMO NOI  |  Φ Concept LOREDANA PUTIGNANI

IN CONFINATI  33

L ΦREDANA PUTIGNANI  ©  all rights reserved 2019         Ablutions Mineures Tayamoun       EXPEdito

infinito2 white.gif
Ritorno alla Home Page
bottom of page